Mangiare dà energia e se farlo provoca dolore e fastidio si capisce che è necessaria una riabilitazione dentale. Per cibarsi correttamente abbiamo bisogno di un alimentazione varia che soddisfi i nostri bisogni energetici ed una bocca sana che ci permetta di svolgere correttamente la funzione primaria: quella della masticazione. Avere una dentatura sana, composta prevalentemente da denti naturali, significa avere la possibilità di masticare in modo corretto ma è importante in quanto consente anche una corretta alimentazione ed una migliore digestione.
La perdita dei denti è prima di tutto la perdita del proprio sorriso.
Il nostro obiettivo è di evitare il ricorso alle protesi mobili, per questi 3 motivi:
- Causa di disagi psicologici e sociali;
- Impedimenti a masticare bene;
- Riduzione dell’osso e ritiro gengive.
La riabilitazione implantare rappresenta la soluzione più appropriata per i problemi di un’area (senza denti) o per situazioni di completa instabilità con denti mobili e ormai definitivamente irrecuperabili.
Gli impianti possono:
- sostituire un dente singolo (corona su impianto);
- sostituire un gruppo di denti ravvicinati (ponte su impianti);
- possono servire a stabilizzare una protesi totale superiore o inferiore;
- sostituire un’intera arcata dentaria.
Nel caso di un intera arcata dentale, parliamo di implantologia a carico immediato, ovvero l’inserimento degli impianti e l’immediato caricamento della protesi fissa nella stessa giornata.
Dal punto di vista tecnico, l’intervento chirurgico di inserzione implantare è direttamente legato alla disponibilità dell’osso residuo. Per l’inserimento del l’impianto in osteointegrazione è necessaria la diagnosi della struttura anatomica con l’utilizzo di sofisticate attrezzature diagnostiche.
Conoscere l’altezza, lo spessore e la densità ossea agevola il medico odontoiatra nel trattamento implantare.
Occorre chiaramente una seria valutazione dello specialista, che dovrà pianificare con opportuni esami e strumenti la coesistenza dei fattori necessari per la buona riuscita dell’intervento: la percentuale di successo delle protesi implantari è sicuramente molto elevata, compresa tra il 92 e il 98% .
Tuttavia è importante sottolineare come tali percentuali di successo siano la diretta conseguenza di una pianificazione puntuale, dell’applicazione di protocolli precisi e di un programma di mantenimento igienico successivo che preveda periodici controlli.